Quando il cane diventa un figlio

Coprire un cane a pelo corto va bene, non però quello a pelo lungo adatto al freddo

Siamo così innamorati del nostro cucciolo, chi più di uno, e così apprensivi e disponibili che spesso dimentichiamo che lui è un cane e non una persona. Ma è giusto comportarsi così?


Sintomi e come riconoscerli:
-Poverino sente freddo! (detta a un husky strapeloso in piena notte estiva).
-Ma ha fame! (ecco la pappa fuori orario e pappa non ordinaria).
-Ma anche lui deve cambiare cibo, a te piacerebbe mangiare sempre la stessa cosa? (perciò il cane avrà un servizio di ottima scelta: pasta al sugo con melanzane seguita da una bistecca di maiale al sangue affogata in olio extravergine d’oliva e contornata da patatine fritte che ai bimbi piacciono tanto) – (se sei ben informato inorridisci vero?)
-Ma vuole solo giocare! (detta a un cucciolo con denti aguzzi impiantati nelle dita del padrone che ha ancora il coraggio di parlare).
-Ma gli piace così tanto la cioccolata! (solo che anzi del dolore di pancia rischia di crepare).
-Gli piaceva tantissimo quel pelush, devo comprarne un altro. (Per piacergli s’intende che se l’ha mangiato).
…(la lista è lunga).

Ecco se ti riconosci in questi piccoli sintomi e ricorrenze sarà meglio farsi un esame di coscienza. Non voglio criticare, ma informare. Perché un comportamento simile danneggia l’educazione, il comportamento e persino la salute del cane, nonché il vostro rapporto. Sarà pur vero che avrete l’illusione di esservi conquistati il suo amore, ma è ancor più vero che il cane vi prende in giro e ottiene più di quello che desidera.

Beh non è piacevole questa immagine ah ah

Forse saremmo stati tartassati da frasi tipo: anche loro soffrono, hanno sentimenti, hanno un’anima e così via che ci saremmo dimenticati che le loro esigenze sono diverse dalle nostre. In poche parole li umanizziamo troppo, quasi fossero figli. D’altronde è così che una mamma iperprotettiva si comporta con il bimbo; deve mangiare tanto per crescere bene (no, deve mangiare il giusto e non merendine e nutella a valanghe), eppure è così bravo a casa (perché sta al pc senza degnarti di uno sguardo e fuori imita i videogiochi), non farebbe male a una mosca (letterale traduzione: ha massacrato di botte l’intera classe – pensava di essere nel videogioco)…

Quali sono le conseguenze di un simile comportamento?

-L’educazione: se ne va a quel paese. Siccome mi fa pena sgridarlo o meglio ancora ignorarlo (davvero non ce la faccio, ha quei occhietti triiiisti e quel musetto doooolce) che lascio passare liscio qualsiasi capriccio. Questo accade proprio nel momento più importate: quando è cucciolo (addio cane bravo ed educato).

-La salute: mangia questo, mangia quello, ne vuoi ancora?, vuoi quello che mangio io? Ma certo piccolo, anche tu meriti di mangiarlo, povero cucciolo. Eppure quel cucciolo ha un sistema digerente molto diverso dal nostro e ciò non gli permette di digerire quello che mangiamo noi. Non tutto però, bisognerebbe informarsi. Altre cose, come la cioccolata sono velenose (una barretta intera è in grado di uccidere un cucciolo). Infine mangiando tutte queste schifezze rigorosamente fuori dall’orario di pasto lo porta ad essere obeso e contrarre malattie come diabete.

-Il comportamento: il cane abituato ad avere tutto e subito, vorrà sempre tutto e subito. Così come il bimbo viziato picchia i genitori perché, poveri, cercano di dirgli di no, così il cane viziato picchia i padroni per avere tutto, subito e di più. Sempre il figlio viziato non rispetta i genitori (li sfrutta più che altro) e così il cane non rispetta i padroni. A questo punto non saprei dire se sia il cane trattato da figlio o il figlio trattato da cane (chi ci vede differenze me li faccia notare).
Cerco di tornare in me perché mi è venuta un poco di confusione :P

Nemmeno io... e loro sì

Ritorniamo ai cani, perché vorrei raccontare la mia prima esperienza con l’husky rigorosamente maschio e rigorosamente viziato.

Io non sono mai stata quella che dava pasta con il sugo, carne di maiale o simili. Avevo avuto la decenza di informarmi (benedetto internet che tu sia lodato). Tuttavia ai capricci del cucciolo (non mi va questa pappa, mi sono stufato) accorrevo a olio e petto di pollo. In un mese ha preso 10kg.

Sapevo che i giocattoli se li mangiava e un bel giorno ho smesso di comprarne (non è vero, li ho comprati ma nascosti, non si sapeva mai che si annoiasse un giorno!). Però il cucciolo aveva così tanto la fissa a mettere in bocca tutto quello che trovava che un bel giorno si strozzò e fu salvato dalla mia mano tremante che gli scese giù fino alla trachea. Vero è che i rimproveri c’erano, ma poco coerenti: no, non si fa! No, no, NO… pi povero cucciolo vieni dalla mamma, no la mamma non è seccata con te!

Adesso la ninna nanna: bau bau bauuu

Stessa cosa con il vizietto di mordere per giocare (in onore avevo già scritto un articolo). Purtroppo ci era stato dato a un mese di vita (ma se non lo avessimo preso se ne sarebbero sbarazzati comunque) perciò i fratellini e la mamma non avevano fatto in tempo a fargli capire che quelle dannate zanne fanno male perché noi umani non abbiamo la pelle di coccodrillo. Io, pur sempre incoerente perché mi faceva pena, non sono riuscita a insegnargli e così quando mise i denti veri (che aspettavamo con ansia perché di duri son più duri, ma almeno non affilati), mi sono ritrovata con il muso insanguinato e nero (mi è saltato addosso per farmi le feste a fauci spalancate).

Ero parecchio apprensiva e sempre a seguirlo dovunque andasse (manco fossi la sua ombra). Ero sempre lì a mettergli le mani in bocca a togliere questo e levare quello, sempre a coccolarlo e strapazzarlo, sempre  a non fargli mancare nulla e quando si faceva male, beh apriti cielo.

La conclusione del mio rapporto con lui fu doloroso: me l’hanno rubato, scomparso nel nulla. La mia consolazione è che i suoi occhi azzurri abbiano potuto ammaliare qualcuno che forse lo avrebbe trattato meglio di me, da cane e non da figlio. Quest’ultima speranza spero che non me la neghiate.
Scomparso lui ho avuto l’occasione di meditare. Ho capito quante cose avessi sbagliato e sommato alla colpa della mia assenza nel momento del furto, con i cani successivi cambiai radicalmente il mio atteggiamento. Sia perché avevo sbagliato praticamente tutto, sia che ne ero così affezionata che ho rischiato la depressione.

Lui è felice!

Ebbi successivamente l’occasione di avere altri husky e non uno ma tanti. Nonostante il mio amore incondizionato verso qualsiasi cosa pelosa (compreso un topolino caduto nel cesso e salvato da me perché mi faceva pena), ho imparato l’atteggiamento husky, cioè: ti voglio un bene immenso e quando ci vediamo le coccole durano mezz’ora, poi però io vado a fare questo e so che tu sei nei paraggi. Sana indifferenza rende il cane tranquillo, libero di esplorare e cacciare ciò che si muove. Se si fa male lo curo in serenità pensando che sia normale e non un disastro mondiale. Se fanno capricci con il cibo evito di essere la buonista che cambia subito, ma tolgo la ciotola per fargli capire che questo c’è e questo si mangia (ne vade la loro salute che è più importante del loro broncio). Se il cucciolo mordicchia tolgo le mani e smetto di giocare con lui (ha però i grandi che lo rimettono in riga) o al massimo cerco di fargli capire che fa male producendo un “ahi-guaito” (magari quando non ci sono ospiti).

Insomma dalla mia esperienza potreste ben capire come cambia il rapporto tra cane e padrone quando costui smette di trattarlo da umano. Tutt’oggi ogni nuovo arrivato si comporta meglio del precedente perché s’impara sempre qualcosa di nuovo e perché si è preparati a gestirlo.

Ammirevole il padrone che lo osserve senza corrergli dietro in preda a un infarno (chissà che gli succede al mio pucci!)

Dunque evitiamo. Il cane è davvero felice quando trattato da cane. Le crocchette per cani non sono buonissimi di gusto ma di certo sì per la salute. Gli piace di più il prosciutto? Prova a dargli una scatoletta (cibo umido) adatta a lui e vedi come preferisce cibo per cani. Vuole dormire con te? Certo perché ti vuole bene, ma quando sa qual è il suo posto si sente rassicurato. Giocare nel fango è divertente (da bambina lo amavo e tutt’ora sono tentata), sbranarsi per gioco è divertente, comportarsi da cane è divertente.

Quest’articolo l’ho scritto basandomi sulla mia esperienza personale e nonostante sia fuori schema rispetto i miei articoli precedenti, sono sicura che servirà a chiarirvi alcuni aspetti della vita con il cane.