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giovedì 16 giugno 2011

Vieni, seduto, zampa, terra.

Se l'insegnamento è eseguito correttamente, si instaura un buon rapporto
Tre richieste da fare al tuo cane e renderlo obbediente e persino paziente. L’ho notato con i miei. Il cucciolo che salta, abbaia e diventa schizofrenico davanti la ciotola di cibo che non riesci a preparare perché inciampi sul cucciolo, ti salta addosso e capovolge la ciotola prima che tocchi terra.

Ebbene, insegnando ai cuccioli il seduto ho notato un miglioramento eclatante. Tanto è vero che per avere la ciotola in cambio lui deve fare una cosa, cioè stare seduto. Se non resiste e salta, non avrà la ciotola. Dunque sta fermo, immobile, impaziente (da notare la coda e le zampe anteriore che continuano a muoversi per l’agitazione), ma non salta più!

Il seduto è utile in molte occasioni. Spesso lo uso come rimprovero. Quando un cucciolo fa qualcosa di sbagliato, anzi di rimproverarlo, gli dico seduto. In questo modo lui è sottomesso in quanto risponde agli ordini. Da notare che non sia un metodo violento e non implica assolutamente l’alzare le mani.
Ogni comando deve essere eseguito da un gesto che il cane nota più della parola
Dare la zampa è una cosa da evitare. Prima di tutto non serve a nulla, se non per vantarsi di fronte agli altri (ma che braaaavo!). Secondo il cane lo impara più difficilmente perché per lui ha un significato ben preciso. Dare la zampa, nel linguaggio canino, significa fare pace. Ho visto questo atteggiamento quando un cane dominante ha sottomesso un cucciolo irrequieto. Il mio cane l’ha buttato giù, l’ha immobilizzato mostrando i denti (senza comunque sfiorarlo) e ha messo una zampa sul cucciolo. Costui ha capito di averlo infastidito, di essere stato sottomesso, ma di essere rimasti comunque amici. Perciò dare la zampa a comando lo vedo come un abbraccio. Ti immagini che i tuoi genitori ti diano il comando di abbracciarti con gli estranei? Eh sì, lo farebbero per dimostrare come sei braaavo. Insomma la vanità non deve nuocere o infastidire il tuo cane che è un essere vivente, non un giocattolo telecomandato.

Il comando terra può essere usato quando, per esempio, siamo fuori a passeggio e ci fermiamo a chiacchierare con un amico. Il cane capirà da solo che la cosa è lunga, ma starà in piedi per un po’ sperando di continuare il giro. Se dico al cane di sdraiarsi a terra fin da subito, capirà che c’è tanto da aspettare così eviterai di farlo tirare impaziente.
Ognuno può variare i propri gesti, che però devono essere sempre gli stessi per non confondere il cane
Vediamo come insegnare i comandi ai cani.
Come ho ribadito io ho Siberian Husky e molti dicono che siano testardi al massimo. A mio parere sono meno testardi dei Beagle (che sono davvero impossibili). L’Husky sarà pure testardo, ma:
a) È una razza talmente intelligente da imparare i comandi a un mese di vita (provato su tre cuccioli).
b) È testardo perché esegue il comando quando sa di ottenere qualcosa in cambio, ma se non vede nulla nemmeno viene.
c) Quando ho insegnato i comandi in tenera età, quindi prima dei tre mesi, ho ottenuto Siberia Husky obbedienti anche da grandi. L’unico che ascolta solo quando gli gira è un Husky che ho preso quando aveva già otto mesi.

Vieni, vieni qui, (nome del cane).
Reputo che la cosa più importante da insegnare al cane sia il proprio nome. Non sopporto che i padroni chiamino i loro cani con il fischio, il bacio stampo, niè niè niè o qua qua qua. Se il cane ha un nome, è bene che quel nome lo conosca.
Vieniii. Arrivvooo pappa pappa pappa pappa...
Il vieni è il primo comando che insegno. Infatti da un lato il cucciolo imparerà a riconoscere il suo nome e dall’altro verrà non appena lo chiamo (e le corse che fa per venire!). Per non parlare del fatto che insegno il meccanismo della ricompensa al cucciolo (o il cane adulto).

Infatti per insegnare un comando è giustissimo utilizzare il metodo della ricompensa. Cioè: se tu fai questo, io ti do questo. Altri metodi non funzionano per nulla, anzi danneggiano il cane e spesso lo rendono aggressivo.

Come fare? Prendi qualcosa di buono, possibilmente le crocchette che mangia il cucciolo (saranno sempre felici della crocchetta fuori pasto). Dalla al cucciolo e falle vedere che ne hai altre in mano. Così ha attirato la sua attenzione. In alternativa alla crocchetta si usano biscottini, pezzo di pane, wurstel, ma lo sconsiglio ai cuccioli che non hanno ancora un apparato in grado di adattarsi. Anche i biscottini, le ossa (da negozio) e vari altri stuzzichini per cani non devono essere dati prima dei 4 o 5 mesi.

Il cucciolo mangia la crocchetta e subito cerca gli altri. Tu allontanati di qualche passo, chiamalo per nome e fai vedere la crocchetta che hai in mano. Insisti, magari ti avvicini, fino a quando lo prende. Fai così per tre volte o poco più. Poi lo lasci andare via a giocare.

Aspetta qualche minuto, il tempo che il cucciolo dimentichi di aver avuto la crocchetta. Dunque chiamalo per nome. Se viene dalle la ricompensa (la crocchetta, un giocattolo o qualcosa che vuole). Se non viene avvicinati, continua a chiamarlo e dai la crocchetta quando viene o si accorge della ricompensa.
Biscottini e crocchette ottime come ricompensa
Lascio ancora una volta a giocare e ricomincia a chiamarlo. Attira la sua attenzione, fai sentire che hai qualcosa di buono nella mano, allontani chiamandolo (fai vedere che hai intenzione di dargli la crocchetta). Passa qualche minuto con il cucciolo di fronte. Chiamalo e dagli la crocchetta, allontani facendoti seguire e dacci la crocchetta. Continua a ripetere il suo nome mentre il cucciolo prende e mangia la crocchetta.

E per oggi basta così. Non devi insistere più di tanto, soprattutto quando il cucciolo mostra segni di disinteresse. Devi essere paziente e capire che per lui è tutto un gioco e se c’è un gioco più divertente devi lasciarlo andare. Altrimenti l’essere chiamato potrebbe intendersi come situazione spiacevole e il cucciolo non verrà più.

Ci riprovi nei giorni successivi e quando noti una certa attenzione nel cucciolo quando lo chiami per nome, potrai cominciare a chiamarlo da un’altra stanza o a distanza di qualche metro. Al solito, se il cucciolo non ti nota, facci vedere la ricompensa e chiamalo. Il tempo da impiegare dipende dal cucciolo e dalla sua capacità recettiva nonché dalla tua capacità di farti capire. Non ci starai comunque molto. A un certo punto noterai correre il cucciolo quando lo chiami e tutte le volte preparati a dargli una ricompensa, anche quando lo chiami per altri motivi. Così rafforzerai la sua convinzione: se mi chiama devo andarci perché vuole darmi qualcosa di buono. Anche a distanza di mesi e di anni, devi chiamarlo con una ricompensa. Se lo chiami spesso (per la nanna, per pulirsi, per pettinarsi, per tornare a casa o nella cuccia) e non gli dai per tanti giorni la ricompensa, il cucciolo (il testardo) smetterà di venire: mi chiama ma non deve darmi niente, quindi è inutile che ci vado, preferisco giocare qui.

Seduto.
Anche il seduto viene insegnato con la ricompensa: se ti metti seduto io ti do qualcosa di buono. Tuttavia, se nel primo caso dovevamo solo insegnare il nome e chiamarlo, questa volta entrano in gioco i gesti.
Il gesto nella foto lo uso per dare il comano fermo.
Il cane comunica con il linguaggio dei segni. Se la coda scodinzola sei felice, se la tieni tra le gambe hai paura e se è tesa in aria c’è pericolo. Il cane riesce a memorizzare il suono di molte parole (digli la pappa e capirà che sta per mangiare), ma spesso attinge ai gesti per essere certo di ciò che dici (vieni qui: batti le mani sulle tue gambe o sul posto dove vuoi che venga. Pappa: gli mostri la ciotola o ti dirigi verso la zona delle crocchette).

Dunque per insegnare il seduto il cane dovrà imparare: la parola seduto, il gesto che accompagni alla parola e la posizione stessa).
Quello che uso io è:
Parola: seduto.
Gesto: pugno chiuso o le punta delle dita unite rivolte in basso(come se tenessi una crocchetta).
Posizione: Porto la mano sopra il cane facendogli alzare di molto la testa fino a quando il cane indietreggerà e infine si siede perché gli viene più comodo vedere la mano e sapere quando la crocchetta verrà “sganciata”.

Il trucco è semplice. Devi fare in modo che il cucciolo o il cane adulto, si sieda da solo. Nel frattempo che aspetti (e magari porti la crocchetta sopra la sua testa per indurlo a sedersi da solo) gli dici seduto. Se il cane conosce già qualche comando, capirà che gli stai chiedendo di fare qualcosa e cercherà di capire cosa. Appena si siede, dai subito la crocchetta e accompagna il gesto con un “bravo” e qualche carezza. Insomma festeggia il piccolo successo in modo che lui capisca di aver fatto quello che volevo (ci vorrà un po’ a ricordarsi cosa volevi, ma lo capirà dopo). Continua a fare così fin quando il cane ci sta, se non gli va più digli comunque bravo, carezza e coccole e lo lascia stare.

Durante il periodo dell’insegnamento, devi saper intervenire anche quando vedi che il cucciolo è seduto da solo, per i fatti suoi. Insomma se è seduto perché gli va di sedersi, arriva subito con la crocchetta, digli bravo, seduto e dai la ricompensa. In qualche giorno, o perché glielo chiedi tu o perché lo trovi seduto da solo, il cane capirà cosa vuoi da lui con la parola seduto e quel determinato gesto. Ripeti tutto ciò che gli insegni per diversi giorni. Se lo fai per due settimane, il cane lo saprà a vita.

Terra
Il comando terra s’insegna allo stesso modo del seduto. Dato che non devi assolutamente fallo sdraiare o sedersi con la forza (altrimenti non solo non capirà, ma ne sarà pure infastidito), devi aspettare che lo faccia da solo. Per questo comando io non impiego alcun periodo. Semplicemente do la crocchetta al cane sdraiato dicendogli terra e complimentandomi con lui. Dopo diversi giorni, prima o poi, capirà anche questo. In alternativa:
Parola: Terra
Gesto: palmo della mano rivolto in basso. Porto la mano a terra per far capire al cane che deve sdraiarsi.
Posizione: pancia a terra. Per intenderci sarebbe la posizione della sfinge.
Questa è la posizione terra
In genere funziona quando chiedo al cane di sedersi (do la crocchetta) e cambio la richiesta dicendo terra. Mentre lo faccio mi abbasso anche io e porto la mano a terra allontanandomi un poco da lui. Il cane, per prendere la crocchetta si alzerà (e quindi devi farlo tornare seduto) e dopo aver capito che deve prendere la ricompensa senza alzarsi, porterà le zampe anteriori più avanti fino a toccare la pancia a terra. In questo momento riceve la ricompensa. Al solito, con una buona dose di pazienza, imparerà anche questo comando.

Zampa.
Farsi dare la zampa in modo naturale non è semplice. Se proprio vuoi insegnargliela dovrai un po’ costringerlo. Non in modi rozzi, sia chiaro. Io l’ho insegnato solo a due Husky (perché ancora non sapevo cosa significasse per loro). Al solito comincio quando il cane è seduto. Quindi comando seduto e comincio a chiedere la zampa.
Parola: zampa.
Gesto: palmo della mano rivolto in alto (per farci mettere la zampa)
Posizione: da seduto mette la zampa sul palmo della mano.
Vuoi la zampa? Così?
Dicendo zampa devi prendere la sua zampa nella mano e dargli la crocchetta. Sarà più impegnativo come esercizio, ma prima o poi capirà anche questa. La pazienza deve esserci per forza perché il cucciolo dovrà capire che riceve la crocchetta solo quando la zampa è nella tua mano. Lo vedrai un po’ perplesso e non affrettare i tempi (non metterà la zampa nella tua mano anche per giorni) quindi insisti solo a dire zampa, prendere la zampa e dargli la crocchetta anche se hai fatto tutto da solo. Tra qualche giorno il cucciolo proverà ad alzare la zampa (sinceramente con molta perplessità) e a quel punto lo si deve incoraggiare.

Ho notato che gli husky, cuccioli e non, hanno questa perplessità nel dare la zampa. Mentre altri come meticci, magari quello abbandonato e coccolone, lo fanno subito (gli basta vedere come fanno i tuoi cani). Anche il labrador impara presto a dare la zampa e pare persino contento di farlo. Insomma, penso che dipenda dal carattere del cucciolo.
Zampa sul palmo della mano, oppure si può fare il batti cinque.
Bene, questi sono i comandi principali e più utilizzati. Adesso che sai come fare puoi anche insegnare al cane di pulirsi da solo (se trovi il metodo giusto, il gesto, la parola e pure il momento). Scherzi a parte, entrato nell’ottica della ricompensa (sia tu che il tuo cane) non sarà difficile insegnargli altri comandi che vorresti (salta, nanna, fermo). Tieni sempre presente alcune regole fondamentali:

1. Il comando è un ordine, quindi devi dare un comando con voce autoritaria, ferma e chiara. Non fare una cosa simile: amoruccio pucci pucci, seduto cucciolotto, dai. Perché stai chiedendo, mentre un ordine non ammette rifiuti. Seduto! E punto.

2. Non ti arrabbiare mai se non esegue l’ordine quando cominci a insegnarglielo. Il cucciolo a maggior ragione e anche il cane adulto potranno associare le tue richieste a situazioni sgradevoli e cercheranno di evitarli in tutti i modi (se mi chiede seduto scappo via altrimenti finisce che mi sgrida).

3. L’insegnamento è un gioco, mai prenderlo sul serio. Il cucciolo vorrà farlo fin tanto che si diverte. Quindi mai assillarlo, mai rimproverarlo se non lo fa. Caso mai si deve incoraggiare (bravo, tieni la ricompensa, vuoi un grattino qui?). Non prolungare troppo la cosa, potrebbe scocciarsi e in questi casi lascialo libero. Inoltre tra una richiesta e un’altra, ricordati di farlo rilassare e anche quando non fa quello che chiedi, giocaci tranquillamente.

4. Rispettalo sempre e vedrai che sarà contento anche lui quando riuscirà a fare quello che chiedi. Si tratta di un buon metodo per passare il tempo con lui e instaurare un feeling capace di durare nel tempo. Devi farlo fidare di te, non confonderlo.
L'affetto del cucciolo bisogna conquistarselo con tanto rispetto
E detto ciò, buon insegnamento a tutti.

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