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mercoledì 5 ottobre 2011

Come imparare più di quanto ci viene detto

Uno dei motivi, se non il principale, per cui mantengo segreta la mia identità è per non incorrere in pregiudizi altrui, di chi sa molto più di me e chi meno del meno. Ammetto che la mia esperienza è davvero poca. Ma esperienza senza studio vale poco comunque.

Ora, se abbiamo un cane ci faremmo una certa esperienza crescendolo. Se cerchiamo qualche informazione a riguardo, ci faremmo anche uno studio. Purtroppo molte informazioni che ricaviamo sono incoerenti, dipende dalla fonte. Ci ritroviamo a leggere un articolo e dargli ragione, poi un articolo contrario e dar ragione anche a questo e così ci rimane solo un’immensa confusione che non ci porta a nulla.

Esempi classici:
Tizio ti dice che devi alzare le mani al cane per fargli capire che sei più forte o per educarlo.
Caio ti dice che avrai l’effetto contrario e che ci sono metodi più delicati e gentili.
Tizio da solo crocchette al cane, mai azzardarsi a dargli altro che li fa male.
Caio però ha un cane di 10 anni campato solo con pasta al sugo.

La cosa peggiore è che chiunque parla ha una convinzione e foga tali da indurti a calare la testa su tutto per poi calarla sul contrario, per poi annuire sul precedente per poi sbattere la testa sulla tastiera.

Come accidenti si fa a capire cosa sia effettivamente giusto e cosa sbagliato? Come si fa a crescere il nostro cucciolo se siamo così confusi? Forse dovremmo capire chi sia la fonte che parla, ma accidenti quello ha 50 anni di esperienza e quello ha studiato 10 anni veterinaria. Dai vi aiuto io: fatevi furbetti.


Ogni qual volta leggete un articolo, astenetevi all’annuire. Leggete, assorbite e infine fate le vostre considerazioni. Sì, sì, come a scuola (e poi si dice che non serve a niente). Proprio come quando vi viene dato un compito di leggere un libro, farci il riassunto e poi delle considerazioni personali, cioè una critica a riguardo. Non avendo esperienza non potremmo farci molte considerazioni, ma avendo un cucciolo possiamo mettere in pratica (o in prova) ciò che ci è stato suggerito.

Vi metto a disposizione la mia esperienza. Quando presi gli husky ho trovato alcuni articoli sull’alimentazione. La maggior parte, in verità, consiglia sempre cibo per cani e solo nei forum/answer o comunque privati suggerivano la qualsiasi. All’epoca ero del parere che certi alimenti facessero effettivamente male ai cani (pasta al sugo), ma non ero così drastica a riguardo. In verità li nutrivo con crocchette per cani di sottomarca.
Ho provato a dare un’alimentazione più ricca con crocchette superpremium a uno dei miei husky, per capire se l’argomento era utilizzato solo per pubblicizzare prodotti costosi o se valessero effettivamente. Il risultato nel giro di due settimane: scomparsa di forfora, pelle non più arrossata, pelo lucido e morbido nonché un cane attivo e non più letargico e infine feci regolari, in minor quantità e di consistenza e colore consueti (non molli, verdi o color sabbia sporca).

Quindi non basta annuire, bisogna mettere in pratica ciò a cui siamo indotti a credere. Di esempi ne avrei a migliaia. Tra quelli più ricorrenti riguardano l’educazione (i vari metodi che ho provato per non fargli tirare al guinzaglio o come educare un cucciolo a non mordere).

Poniamo adesso un esempio diverso. Se avete preso un cucciolo da un allevatore costui sarà molto presente nel consigliarvi il meglio per il suo cucciolo. Se pur l’allevatore avrà le sue ragioni da consigliarvi questo e quello, non significa che dovete fare i burattini. Ringraziate, provate, ma soprattutto capite perché si usa questo e non quello, cosa succede facendo così e cosa accade se non lo fate. Per esempio ho sentito che molti allevatori consigliano  di usare l’olio di fegato di merluzzo per il pelo degli husky. Questo prodotto l’ho sentito nominare spesso in quanto è molto usato anche da privati. Anzi di correre a comprarlo ho cercato informazioni a riguardo scoprendo così che tale olio contiene una grande quantità di vitamina A. Ciò è un bene se non fosse che le crocchette che do ai miei cani ne contengono anche di più e se dovessi fornire una quantità spropositata di vitamina A rischierei di ucciderli per intossicazione. Quindi o cerco altri prodotti, se proprio ne ho di bisogno, o evito di somministrare tale olio oppure faccio un’indagine ancor più accurata per capire come somministrare l’olio senza causare danni.


Riprendo il discorso dell’esperienza di colui che parla. Spesso ci capitano individui che si proteggono dall’esperienza di anni e anni. Noi, poveri novellini, come possiamo mai dubitare della sua bravura se siamo alle prese con il nostro primo cucciolo? Eh no, bisogna sempre dubitare, mettere a confronto parti diverse, mettere alla prova ciò che ci viene detto e solo DOPO decidere cosa faccia il caso nostro. Tranquilli, mi ci metto anche io nel mezzo. Vero è che scrivo un blog, ma non significa che le mie parole siano sacro sante. La scienza va avanti, ciò che oggi ci pare vero domani risulta una clamorosa bufala. Come è possibile che molte cose le ometto perché non ho avuto altri parti con cui confrontarmi e preferisco non esprimermi in argomenti su cui non mi sento sicura. Ma per lo meno vi regalo uno spunto, un qualcosa da provare e decidere se faccia o no il vostro caso.

Questa esperienza di cui tutti si vantano, ci ritorno, può rivelarsi una fregatura. L’esperienza ci insegna molto più dei libri, anche se dipende dall’individuo. Tuttavia se tizio ha avuto dieci anni di esperienza ma è stato dannatamente fortunato, cosa ha mai imparato? Quale esperienza si è fatto? Sicuramente saprà meglio di te come pulire la cacca del cane, ma se nessuno dei suoi cani ha mai avuto un’intossicazione, cosa che lo avrebbe portato a conoscerne il motivo, le conseguenze, la cura e i possibili sviluppi, cosa avrà imparato? Nulla, anzi che il cane può mangiare tutto perché tutti hanno un cul come il suo. Se le gravidanze delle sue cagne sono andate a buon fine, cosa ne saprà mai su come accudire cuccioli orfani o mamma in depressione? Se non ha mai avuto un cucciolo morto e non per schiacciamento della mamma, cosa lo avrebbe spinto a cercarne le cause anche su possibili malformazioni o malattie genetiche, nonché condizioni del luogo di parto?

Allora contano gli anni di esperienza o l’intensità di queste? Se caio ha avuto soltanto tre anni di esperienza con i cani ma è stato dannatamente sfortunato, cosa imparerà? Tra le sciagure che possono capitare:
-Gravidanza isterica, parto prematuro, morte dell’intera cucciolata, morte della mamma e cuccioli orfani, morte di cuccioli le prime due settimane di vita, latte materno terminato in anticipo, morte di cuccioli per malattie infettive, depressione della cagna, infezione di vermi intestinali che portano malattie infettive e mortali ai cuccioli, cuccioli rubati o scappati e smarriti, cuccioli cresciuti che si scannano per gerarchie, mamma di nuovo in gravidanza…

Vi pare assurdo che in tre anni possa capitare tutto questo? E invece capita, infatti è capitato proprio a me (non la gravidanza isterica o la morte della cagna, ma il resto sì). Ma lasciamo perdere le mie sciagure.

Il punto è che oltre a farci furbi e mai credere a tutto ciò che ci viene detto, dobbiamo anche testare. Non esiste, penso, una persona capace di sapere la verità assoluta. Il veterinario, figura di riferimento, non sempre conosce le razze, anzi li ignora. Che ci frega? Ci frega perché se il mio husky è portato ad avere carenze di zinco, ma il veterinario ignora questa particolarità negli husky, non riuscirà a individuare il problema.

L’allevatore che seleziona cani da una vita potrà sempre ignorare determinati aspetti. Se per esempio i suoi cani non hanno mai avuto la dermatite, non significa che altri non possono averla. Questi andranno in altre famiglie, condurranno una vita diversa e forse avranno un’alimentazione sbagliata. E magari i padroni preferiscono non dire all’allevatore cosa succede per paura di essere criticati o giudicati. Contiamo anche il fatto che stiamo parlando di cani, esseri viventi. Ogni soggetto è diverso dall’altro, pur appartenendo alla stessa razza, a maggior ragione ciò che va bene al cane di caio non andrà necessariamente bene al cane di tizio.

La mia esperienza con i cani non raggiunge i dieci anni, ma penso che molte cose le ho capite e imparate perché sono costantemente spinta dalla curiosità, sono critica su quello che leggo e oltre a sapere cosa fare voglio anche capire come si fa, perché lo si fa e cosa accade se non lo faccio. Ebbene fatelo anche voi, mantenete la vostra lucidità e non bevete ogni singola parola da chi capita prima, che sia un guru o uno stolto, tutti potrebbero avere torto e tutti ragione.

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