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venerdì 3 giugno 2011

Pedigree sinonimo di bellezza?

Siberian Husky soggettivamente bello, ma il pelo lungo è un difetto grave.
Presumo che tu sappia cosa sia un pedigree e cosa implica. Il fattore più rilevante è attestare l’originalità del cucciolo. Presumiamo adesso che il cucciolo sia effettivamente figlio dei cani indicati nel pedigree e che lo stesso sia reale e non contraffatto. Dunque ho un bel cane, penseresti. Invece no.

Non vorrei farti cadere dalla sedia, ma purtroppo esseri originali non significa esseri belli. Voglio affrontare questo discorso perché spesso molta gente vanta i loro cani (presi per puro scopo di vanità) senza sapere che quei cani non sono al massimo.

Chiariamo il concetto di bellezza nell’ambito cinofilo. Un cane bello, per noi gente mortale e ignorante, è quel cane che è bello e basta. Magari ha un bel musetto, magari ha occhi dolci o a seconda di ciò che ci piace. Quindi potrei avere un Siberian Husky con il pelo molto lungo e trovarlo bellissimo. Oppure un Siberian Husky che pesa 60kg (palesemente incrociato con il Malamute) e vederlo come il miglior Husky della città. Dunque cosa è per noi la bellezza? Su cosa si basa? Ovviamente sui gusti personali, puramente soggettivi.

Penserai a questo punto che per avere un titolo di bellezza basterà far piacere il tuo cane a qualcuno. Magari tre tizi vantano il tuo cane (saranno anche più ignoranti di te) e tu cominceresti a pensare che potrebbe vincere qualche titolo. Ma sarà davvero così semplice? Allora se il tuo cane ha uno sguardo aggressivo, ma dentro è un gran burlone significa che non potrai mai concludere nulla? Eh no, le cose stanno diversamente.

Allora, per non confondersi con pareri soggettivi e i gusti di ciascuno, esiste una cosa che stabilisce come deve essere il tuo cane. Questa “cosa” si chiama standard di razza (puoi leggere Come capire lo standard di razza). Lo standard stabilisce come deve essere esattamente il tuo cane. Che significa? Significa che se lo standard dice che la coda deve essere incurvata senza poggiare la fine sulla schiena o sul fianco, ma il tuo cane la tiene storta e l’appoggia sul fianco, vuol dire che il tuo cane ha un difetto e quindi non è perfetto e a questo punto nemmeno bello. 

Per bello intendiamo quindi TIPICO (somigliante allo standard) o ATIPICO (poco somigliante allo standard). Lo standard di razza è il metro con cui misuriamo le qualità del cane di una certa razza! Se bastasse il pedigree per avere un bel cane, allora non sarebbe stato creato lo standard. Se lo standard non servisse a nulla perché tanto tutti i cani sono tipici, basta che siano originali, allora non ci sarebbero le gare di bellezza!
Siberian Husky con il pelo corretto secondo lo standard
Lo standard serve proprio per individuare ogni razza e ogni loro caratteristica. Descrive non solo l’aspetto fisico, ma anche comportamentale. Elenca i difetti più diffusi (l’esempio della coda), quali sono tolleranti e quali difetti non si possono proprio accettare. In base allo standard si stabilisce se il tuo cane sia bello (con pochissimi difetti o quasi nulli) o non è bello (se i difetti sono molti e certuni palesi). Quindi se sia tipico o atipico.

Torniamo adesso al discorso del pedigree, che per l’appunto attesta l’originalità (e magari la salute) del cucciolo, ma non ci dona la certezza di avere anche un cane tipico. Esistono, infatti, molti cani con pedigree davvero atipici! 

Perché il pedigree non è sinonimo di bellezza? Perché anche i cani originali possiedono dei difetti, alcuni davvero gravi! Se questi cani con difetti più o meno evidenti vengono accoppiati, daranno vita a cuccioli con difetti. Se invece si applica una selezione, cioé non accoppiare cani atipici, ma solo quelli originali, tipici e in salute allora le probabilità di avere cuccioli altrettanto originali, tipici e in salute salgano. Infatti gli allevatori (seri) praticano la selezione! Molti altri accoppiano cani a caso.

Siberian Husky con la coda incurvata sul fianco: difetto grave
Chiariamo un concetto fondamentale: non esiste il cane perfetto! Anche dopo tantissimi anni di selezione non è possibile eliminare tutti i difetti. La genetica è una grande incognita e spesso quando un allevatore riesce ad eliminare un difetto nelle generazioni dei suoi cani, capita che ne spunti un altro fino a quel momento nascosto!
Di conseguenza ogni cane avrà dei difetti, senza remissioni di peccati. Ci saranno però cani con difetti leggeri, non gravi e poco visibili (diciamo accettabili) e cani con difetti molto più gravi o troppi.

Per ottenere un cucciolo originale e più tipico possibile, il pedigree ci sarà molto utile. Grazie al pedigree potremmo capire se gli antenati del cucciolo siano stati selezionati o accoppiati a caso. Sappiamo infatti che il pedigree riporta gli antenati del cane. Sicuramente molti di loro saranno ancora in vita e di altri potremmo trovare delle foto. Dal punto di vista visivo potremmo farci un'idea, se quei cani sono dei bei esemplari o se non lo erano affatto (due metri di orecchie o il pelo troppo lungo è chiaramente un indice di scarsa qualità).

In secondo luogo dobbiamo controllare la carriera degli antenati. Questa ricerca è più semplice perché mettendo il codice del pedigree di un cane su un database (per esempio in quello dell'enci), potremmo risalire al pedigree di quel cane (per esempio del papà del cucciolo che vogliamo). Lì saranno riportati: gli esami effettuati, quali e con quali risultati (salute), i titoli vinti nelle gare, i voti, quando e come (tipicità), i suoi figli e altre cosette interessanti. Ora, se su 30 cani che controlliamo (tutti antenati di un cucciolo), abbiamo tanti campioni di bellezza, campioni riproduttori, campioni internazionali, allora avremmo la certezza che il cane ha delle grandi possibilità di risultare tipico. Attenzione però: possibilità, non sicurezza!

Capire se il cane sia tipico o no, non è affatto facile. Specialmente se non abbiamo alcuna esperienza. Lo standard non è facile da interpretare. Possiamo sicuramente controllare il peso e l'altezza del cane, dove i valori sono ben stabiliti, ma ci sarà difficile stabilire la giusta lunghezza delle orecchie o persino capire la differenza tra occhi a mandorla e occhi a palla.

L’unico modo per accertare l’effettiva bellezza del tuo cane è quello di partecipare alle esposizioni canine, quelle ufficiali riconosciute dall’Enci, adatta ai soli cani di razza con pedigree. Nelle esposizioni il cane viene sottoposto al giudizio dei giudici i quali conoscono bene lo standard e lo utilizzano per verificare la tipicità del cane. Il giudice darà un voto al cane e un giudizio scritto dove elencherà i suoi difetti o pregi. In generale prendere un "buono" nelle esposizioni ufficiali è un chiaro invito a non presentarsi più (cane poco tipico). In un altro articolo spiego come funzionano le esposizioni.
Siberian Husky coda corretta
Concludendo: il pedigree accerta che il cane sia originale, ma non per forza tipico. Un cane tipico è quello che più si avvicina allo standard. Un cane tipico è quello prodotto da un'accurata selezione. Se tutti i cani con pedigree fossero anche tipici allora non esisterebbe lo standard e neanche le gare di bellezza.

Approfondimenti:
-Standard del Siberian Husky: la coda.
-Standard del Siberian Husky: viso frontale, primo piano.
-Foto Siberian Husky laterali.
-Foto del Siberian Husky: cuccioli.
-Che significa cuccioli selezionati o Alta Genealogia?

7 commenti:

  1. un husky tipico non è per forza attinente allo standard. Esistono esemplari atipici in standard ed esemplari tipici fuori standard.

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    1. Forse al posto di "standard" volevi dire "originale/pedigree". Allora sì, un cane con pedigree può essere anche atipico. Ma la tipicità è stabilita dallo "standard.

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    2. No, volevo dire esattamente ciò che ho scritto. Un cane tipico è un cane la cui appartenenza, o presunta tale, ad una razza è riconoscibile a colpo d’occhio; l’attinenza allo standard (facendo finta che sia scritto non ambiguamente e quindi facendo riferimento alla corretta interpretazione) determina la correttezza del soggetto. Un soggetto puó essere tipico senza essere corretto, così come puó essere atipico ed essere corretto. Tanto per fare un esempio, il cucciolo dalla coda arrotolata nella seconda foto è un soggetto tipico, poichè a colpo d’occhio lo riconduci ad un husky, scorretto (anche l'intero cane è scorretto, non solo la coda)
      Se vogliamo parlare di tipicità in riferimento allo standard dobbiamo considerare la singola parte: si puó dire quindi che la coda arrotolata sia atipica, ma non che l’intero cane lo sia, poiché una sola parte non influisce sull’intero soggetto. Tipicitá e standard si influenzano a vicenda ma tra loro non sono per nulla imprescindibili. Se dovessimo far disegnare ad una o più persone un husky secondo standard senza far sapere a quale razza ci stiamo riferendo, ci troveremmo davanti una serie di cani somiglianti per delle caratteristiche comuni ma che potrebbero rappresentare tranquillamente altre razze, senza problemi diverse tra loro, che non hanno standard tanto dissimili da quello del siberian. L'unica cosa che ci può far differenziare i vari soggetti disegnati in questo caso è l'inserimento di un tipo, ovvero di ciò che caratterizza "il personaggio", e non di una differenziazione nello standard (altrimenti si andrebbe fuori standard) che è semplicemente la descrizione della forma funzionale (e quindi non è una caratterizzazione).

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    3. Io invece credo che tu abbia frainteso totalmete il concetto di tipico, standard e originale.
      Tu presumi che un cane tipico sia semplicemente "riconoscibile" a colpo d'occhio. Ma in cinofilia per tipico s'intende "attinente allo standard". Che poi tu lo sappia interpretare o meno questo standard, non puoi dirmi che il cane con la coda arrotolata sia TIPICO, perché lo standard stesso lo cita come un difetto gravissimo.
      Ti ripeto, tipico (in ambito cinofilo) vuol dire tutt'altro.
      Poi se un cane somiglia a una razza o meno, quelli sono concetti fuori dalla cinofilia. Così come il cane che tu giudichi "tipico" solo perché ti somiglia a un husky, non vuol dire che sia originale. E per di più, un cane che sembra somigliare a un husky e SEMBRA originale, per la legge italiana (e internazionale), senza pedigree è riconosciuto come "non di razza".

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    4. Credo proprio ti debba informare di più invece, poichè hai in materia delle lacune non indifferenti. Tipico significa quello che ho scritto, ovvero in parole povere l'insieme delle caratteristiche peculiari che distinguono una razza. Originale non significa un bel nulla, poichè non si parla di borse nè tantomeno dei cani di inizio ‘900. Standard significa, teoricamente, correttezza. Anche se è talmente generico che una miriade di cani puó essere in standard ma non essere corretta.
      Tipico non vuol dire di razza, non l’ho mai asserito infatti. Esattamente come anche standard non significa di razza. Ci sono meticci e simil husky che sono tipici e si possono far rientrare perfettamente nello standard, ci sono soggetti di razza (quindi con pedigree) atipici e in standard o tipici e fuori standard. Io ho un cane fuori standard, ma sfido chiunque a dire che non è in tipo. Ha una parte del suo corpo che non è tipica, ma lui lo è, oh eccome se lo è. Tutto quello di cui stiamo parlando, compreso il riconoscimento per somiglianza, fa parte di una branca della cinognostica, quindi si, fa parte della cinofilia. E non basta leggere due righe sul web per padroneggiare l'argomento, affascinante ma molto complesso.
      <>. Te associ forma e funzione sotto un’unico significato -sbagliato- di forma (standard). Tuttavia, come già detto in precendenza e come fa capire anche il commento del giudice, le due cose sono interconnesse ma non tra loro imprescindibili; secondo ciò che sostieni allora questi cani qui dovrebbero essere atipici, perchè ti assicuro che i difetti ce li hanno (quindi escono dallo standard) e anche gravi (più gravi della famigerata coda), sono cani atipici? https://www.pets4homes.co.uk/classifieds/1875441-champion-sired-quality-siberian-husky-pups-birmingham.html... Purtroppo non c’è modo di spiegare con delle foto in modo più dettagliato, forse diventava più facile e comprensibile.
      Lo standard menziona la coda come difetto, non come difetto gravissimo. Chi lo fa passare per difetto gravissimo è colui il cui obiettivo primario, se non unico, è l’estetica. Il portamento della coda, che in origine lo si poteva trovare sia arrotolato che a falce, dipende da una miriade di fattori, tra cui anche il livello emotivo e comunicativo (e in caso non è un difetto). Per poter valutare una coda bisogna osservare la costruzione posteriore e prima di eliminare un soggetto che presenta il difetto lo si dovrebbe valutare nel suo complesso, perchè si, la coda arrotolata puó essere un difetto, ma se presente in un soggetto corretto può essere trascurabile.

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    5. Non mi ha pubblicato la citazione al giudice, la riporto qui:
      "il noto giudice inglese Tom Horner soleva definire il tipo come "la somma di tutti quei caratteri che fanno assomigliare un cane alla propria razza e a nessun altra" [...] ma il tipo non è la somma di queste singole qualità, ne è invece la combinazione ed il loro reciproco equilibrio."

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    6. Ascolta, io credo che tu abbia dei concetti "interessanti" ma forse non hai la più pallida idea di come si espongono. Scrivi ciò che appare una sciocchezza, poi la rivolti, poi la ridici e poi ti contraddici.

      Quindi non credo che sia il caso di portare avanti una discussione che non ha più alcuna logica (almeno per me). Perdonami.

      Ci tengo però a ribadire che io non sono nessuno, non sono un'allevatrice/veterinaria o giudice di razza. Sono un'appassionata e proprietaria di husky e l'ho sempre scritto. Questo blog serve a chi si approccia per la prima volta a questa bellissima razza, e non vuole avere alcuna pretesa o riconoscimento (tant'è che sono sempre rimasta anonima). Ma dai miei 15 anni con gli husky, esposizioni, alcuni acquistati con pedigree, altri non originali e per niente tipici ma somiglianti che ho adottato perché abbandonati e se in tutto ne ho avuti 7, più le cucciolate, più tutti i soggetti che ho mai potuto vedere in esposizioni (enci/fci) direi di avere un minimo di esperienza per esporre determinati concetti (a prescindere dal tuo parere). I tuoi credenziali invece mi sfuggono.

      Concludo ribadendo un altro concetto: ogni giudice di razza valuta un cane fin troppo soggettivamente. Vuoi lo standard che va interpretato, vuoi i gusti personali. A me è capitato di aver il cane "agitato" e portare la coda troppo in alto, motivo per cui mi è stato giudicato "troppo allegro". Non credo che lo meritasse, appunto come dici tu si deve tener conto del suo stato emotivo. Ma che ci vogliamo fare? Un cane che prende eccellente in 10 esposizioni e nell'ultima è addirittura squalificato, perché? Parere di uno o l'altro giudice. Cosa che imparai fin dalla prima esposizione! Anzi, fu la primissima domanda che rivolsi al mio allevatore di fiducia. La risposta: ogni giudice ha i suoi gusti. E sai? Ci rimasi male. Dunque la prima cosa che ho capito nell'approcciarmi allo standard è che qui lo leggi e qui te lo puoi anche dimenticare.
      Per tanto, se avessi voluto trattare questo argomento, allora non avrei proprio scritto nulla in merito. Ma se serve per fornire una conoscenza base "per come dovrebbe essere e non per come funziona il mondo", allora scusami, ma credo di aver scritto un buon articolo.

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